Alte diluizioni in omeopatia. Domini di Coerenza.

In un precedente articolo abbiamo iniziato ad esaminare le ipotesi della fisica riguardanti i rimedi omeopatici ad alta diluizione – oltre la 12a diluizione centesimale.

I Domini di Coerenza sono stati ampiamente studiati da due ricercatori italiani, Giuliano Preparata ed Emilio del Giudice, entrambi prematuramente scomparsi. In rete e in youtube potete trovare numerose informazioni e video riguardanti la loro attività. Il Professor Emilio del Giudice ha anche partecipato a numerosi convegni di Omeopatia portando il suo rilevante contributo nella fisica della alte diluizioni.

Le molecole di acqua non sono in relazione tra di loro mediante semplici interazioni statiche (legami idrogeno, interazioni dipolo-dipolo). Le interazioni tra atomi e molecole non sono ristrette ai “vicini”, ma si estendono secondo domini la cui grandezza dipende dalla lunghezza d’onda  del campo elettromagnetico della materia che li compone. Questi domini di coerenza sono i “mattoni” con cui è costruita la materia condensata; all’interno dei domini gli atomi e le molecole oscillano in fase (in sintonia) con un campo elettromagnetico, similmente a ciò che avviene con la luce laser, ma con la fondamentale differenza che la radiazione elettromagnetica coerente è permanentemente intrappolata all’interno del dominio di coerenza e la sua funzione è di mantenere stabile il sistema di fronte agli assalti dissipativi delle fluttuazioni termiche.

I domini di coerenza che si creano all’interno dell’acqua liquida permettono una libera circolazione di elettroni all’interno dei domini. In virtù di questo aspetto, i domini di coerenza dell’acqua hanno proprietà uniche rispetto ad altri liquidi: sono capaci di ricevere  energia incoerente (ad alta entropia) dall’ambiente e trasformarla in energia a bassa entropia e altamente coerente.

E’ l’acqua coerente che ha proprietà di “memoria”, cioè di immagazzinare le frequenze dei campi elettromagnetici con cui viene a contatto, come ad esempio le molecole di una sostanza disciolta in acqua, con cui si prepara un rimedio omeopatico.

Estratto, tradotto e adattato  da: High-dilution effects revisited. 1. Physicochemical aspects. Homeopathy (2014) 103, 4.21
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3 commenti

  1. quanto dura questa memoria?altrimenti la stessa acqua che viene utilizzata in una diluizione,potrebbe essere contaminata da altre memorie.
    anche l’acqua che beviamo. eventualmente come si può rendere neutra?
    grazie

    1. Nell’esperienza della pratica omeopatica si è osservato che il rimedio omeopatico, correttamente conservato, è clinicamente attivo, quindi conserva la memoria, anche dopo decenni. La data di scadenza riportata sulle confezioni va tenuta in considerazione se il rimedio omeopatico è a bassa diluizione e quindi contiene ancora minima parte della sostanza originaria, pertanto può subire modificazioni nel tempo. Per diluizioni sopra la 12CH, la 24DH e la 1LM siamo già nel campo dell’ultramolecolare e quindi non sono presenti molecole di sostanza che può “andare a male”.
      Riguardo alla capacità dell’acqua di raccogliere varie “memorie” in basi agli stimoli a cui è esposta esistono delle esperienze interessanti del ricercatore giapponese Masaru Emoto http://www.masaru-emoto.net che mostra le foto degli ormai famosi cristalli di acqua.
      Riguardo al neutralizzare memorie “indesiderate” esistono varie modalità e applicazioni che permetterebbero di ottenere questo effetto (il condizionale è d’obbligo). Potrebbe essere il tema di un prossimo articolo.

  2. grazie. molto interessante.

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